Tit.or.: Win Win. Usa 2011. In sala.
In concorso, quest'anno, ci sono state scelte forti, come quella di inserirvi The Raid, ma anche altre più deboli e che sanno di compromesso, come l'inclusione di questo film un po' deludente. Mike, avvocato e allenatore di lotta, assume la tutela di un anziano a inizio demenza, Leo, per incassarne la rendita spostandolo di abitazione, attribuendo la volontà di ciò ad un giudice. Il nipote di Leo si presenta, scappato di casa, a Mike, allargandone così la famiglia. Il ragazzo si rivela un notevole lottatore che fornisce nuova linfa alla squadra di Mike, ma è in rotta totale con la madre in disintossicazione che tornerà a farsi viva, così come emergerà la menzogna dell'uomo relativa a Leo. Quindi delusioni, rapporti in crisi e un finale in sordina.
Terzo film di Tom McCarthy, noto per L'ospite inatteso, è una commedia a misura d'uomo, dove i problemi esistono anche se si cerca di scansarli ma il tono è tutto sommato quietamente positivo, innervata dal tema a stelle e strisce della “second chance”: quella del ragazzo che può tornare ad essere uno sportivo vincente e quella che alla fine chiede Mike, consapevole di aver sbagliato e che cerca di sistemare le cose, non senza un prezzo. Curioso il personaggio del ragazzo, laconico, spentone e quasi antipatico. A volte si ride: memorabile la faccenda dello schiaffo pre-gara e il match contro “Darth Vader”. Il film tiene abbastanza a bada la retorica, anche se paga pegno a qualche convenzione che lo limita, non riuscendo a schiodarsi abbastanza da un'atmosfera mainstream, lasciando in definitiva tiepidi e persuasi di aver visto qualcosa adatto soprattutto al grande pubblico (si sposa il commento di un conoscente a fine proiezione: “Se lo facessi vedere a mia madre, sarebbe contenta”). Poi, che faccia comunque piacere vedere sullo schermo Giamatti, questa volta sbarbato, è chiaro. Simpaticissimo però è anche Burt Young nel ruolo del sorridente e svagato Leo. In terza posizione, l'estroverso amico che si impone come aiuto allenatore interpretato da Bobby Cannavale.
A.V.
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