domenica 3 marzo 2013

The freak show. NIGHT OF THE SCARECROW



Jeff Burr è un solido mestierante del cinema americano, conosciuto soprattutto per aver diretto capitoli di serie di culto come il terzo Non aprite quella porta e Pumpkinhead 2: Blood Wings prima di sprofondare (come tanti altri) nelle oscure acque dello straight-to-video più squallido. Ad ogni modo, diamoci da fare, perché Night of The Scarecrow (AD 1995) è un gioiellino nel suo genere, forse il film più riuscito che il nostro amico di cui sopra abbia girato (anche se chi scrive ricorda con un certo piacere la sua antologia Il villaggio delle streghe/ From Whisper to a Scream). La trama è abbastanza di ordinanza per l'horror yankee: degli sbronzi ragazzotti sguinzagliati in un campo di grano liberano inavvertitamente lo spirito di uno stregone ucciso e ivi sepolto secoli prima, il quale procede col possedere uno spaventapasseri e, sotto tale forma, scatenare la propria sanguinaria vendetta sui discendenti dei suoi linciatori.
Nonostante la sinossi più o meno vista e stravista (anche se l'idea della città con un oscuro segreto, per quanto non freschissima, è sempre gustosa), ciò che eleva il film sopra la media è il brio visivo con cui Burr affronta le scene: soggettive e contro-soggettive, piani olandesi, luci strobo ed altri espedienti assortiti, quasi volesse lanciare una sfida al Sam Raimi dei tempi d'oro. A questo aggiungete una giusta quota di sangue, un po' di poppe che male mai fanno ed un paio di trovate piuttosto originali (vedi la scena dello stupro ai danni di una bella rossa) e vi ritroverete con un film che non fa paura, ma intrattiene quel tanto che basta. Inedito in Italia, Night of the Scarecrow è una rarità riservata ai collezionisti di VHS anche negli Stati Uniti. Peccato. 
Emiliano Ranzani

Il trailer: http://www.youtube.com/watch?v=gA1RYe__Svs

The freak show. ALIEN TERMINATOR


Di Dave Payne. Su dvd New Horizons (regione 1).

In un laboratorio sotterraneo si conduce il classico esperimento genetico top-secret. Le cose come da tradizione vanno a ramengo ed in men che non si dica i protagonisti si ritrovano con un mutante alle calcagna.
Nonostante il titolo, Alien Terminator (conosciuto pure come Alien Species, titolo che condivide con un altro film uscito in seguito) è in realtà un mix di Alien (ma dai?) e Andromeda, sebbene solo nelle intenzioni. Distribuito dalla Troma e con la produzione esecutiva del mitico Roger Corman (non stupisce quindi riconoscere materiale di repertorio usato anche in roba come Watchers 3 e compagnia), il filmaccio ha tutti i sintomi del prodotto straight-to-video: scenografie povere e perciò buie, inquadrature date col contagocce per risparmiare sulla pellicola, effetti molto poco speciali, computer grafica pezzente pure per il 1995 eccetera eccetera. Forse l'unica cosa veramente intrigante è la playmate Lisa Boyle, la quale già attorno al decimo minuto mostra il bel lavoro fatto da mamma sua e poi rifinito dal chirurgo plastico. A proposito di minutaggio, il film dura appena un'ora e venti, cosa che lo rende piuttosto rapido ed indolore nonostante ciurli pure nel manico. Da guardare comunque unicamente a vostro rischio. 
E.R.

Il trailer: http://www.youtube.com/watch?v=EfvMi-bhuv0

The freak show. ALIEN PREDATOR



Gli appassionati di pellicole "de paura" (ed il romanaccio è d'obbligo) conoscono Deran Sarafian principalmente per aver interpretato uno dei giovani soldati protagonisti dell'infausto Zombi 3 di Lucio Fulci, benché il nostro abbia accantonato quasi immediatamente la carriera d'attore per darsi alla regia, cosa che lo ha portato a dirigere dapprima horror a basso budget per poi approdare a serie televisive come Buffy l'ammazzavampiri e CSI. Il suo esordio dietro la macchina da presa avviene nel 1985 con Alien Predator, pellicola di cui scrive pure la sceneggiatura a partire da un copione precedente intitolato Massacre at R.V. Park firmato da tal Noah Bloch. Come i fedelissimi di questa rubrica già avranno intuito, il film è ben lontano dalle due pellicole a cui cerca di accomunarsi con il suo titolo più famoso (The Falling e Mutant 2, oltre che Alien Predators, sono le denominazioni alternative).
La trama verte su un trio di giovani turisti americani in Spagna che, raggiunto un paesino in culo ai lupi, si ritrovano a fronteggiare un'invasione di parassiti alieni fuoriusciti da un vicino centro spaziale. "Tomo tomo, cacchio cacchio", il film si trascina per quasi tutti i suoi 90 minuti di durata, articolandosi tra momenti in cui non succede granché e tentativi di suspense che vanno bellamente a ramengo. I succitati parassiti, capaci di portare gli umani alla pazzia, rimangono presenze astratte per gran parte dell'azione, quantomeno fino al finalissimo in cui (spoiler alert!) uno di essi erutta da un povero benzinaio, momento chiaramente messo lì per raggiungere in extremis la quota minima di effettacci. Le cronache raccontano che fu la brutta esperienza su questo film a far decidere al produttore Carlos Aured (già line producer di Monster Dog) di abbandonare il cinema. C'est la vie.
E.R.

Il trailer: http://www.youtube.com/watch?v=2n8fsm0pZ90

The freak show. IL MORSO DEL PIPISTRELLO


Su dvd Mgm (regione 1, in double feature con The Beast Within).

Il Dr. Beck, che soffre di incubi coi pipistrelli, viene morso da un chirottero mentre esplora una caverna con la moglie. Questo lo porta a sviluppare una dipendenza dal sangue umano e a trasformarsi ogni tanto in un mostro metà uomo, metà pipistrello. Ma lo sceriffo locale vigila.
Curioso mix tra il mito del licantropo e Dr Jekyll e Mr Hyde, The Bat People (altrimenti conosciuto come It Lives By Night e It's Alive) è un semi-sconosciuto b-movie girato nel 1974 da Jerry Jameson, già regista del biker I Demoni e che poi avrebbe diretto "Airport '77" prima di sfornare secchiate di episodi di serie televisive, inclusi Dallas, La signora in giallo e Walker Texas Ranger. Che dire? Malgrado le premesse, il film è, come molti suoi epigoni, ingenuo e noiosetto, popolato da attori di talento medio-basso, abbastanza piatto a livello visivo ed esente da spaventi o vera suspense. Sono comunque degni di nota il cupo finale, gli effetti di trucco del futuro maestro del settore Stan Winston (effetti poco sfruttati in realtà) e la scena in cui uno stormo di pipistrelli attacca l'auto su cui viaggiano lo sceriffo e la moglie del protagonista, con i malefici animaletti che scagazzano a raffica sul veicolo. 
E.R.