Jeff
Burr è un solido mestierante del cinema americano, conosciuto
soprattutto per aver diretto capitoli di serie di culto come il terzo
Non aprite quella porta e Pumpkinhead 2: Blood
Wings prima di sprofondare (come tanti altri) nelle oscure
acque dello straight-to-video più squallido. Ad ogni modo, diamoci
da fare, perché Night of The Scarecrow (AD 1995) è un
gioiellino nel suo genere, forse il film più riuscito che il nostro
amico di cui sopra abbia girato (anche se chi scrive ricorda con un
certo piacere la sua antologia Il villaggio delle streghe/ From Whisper to a Scream). La trama è abbastanza di ordinanza
per l'horror yankee: degli sbronzi ragazzotti sguinzagliati in un
campo di grano liberano inavvertitamente lo spirito di uno stregone
ucciso e ivi sepolto secoli prima, il quale procede col possedere uno
spaventapasseri e, sotto tale forma, scatenare la propria sanguinaria
vendetta sui discendenti dei suoi linciatori.
Nonostante
la sinossi più o meno vista e stravista (anche se l'idea della città
con un oscuro segreto, per quanto non freschissima, è sempre
gustosa), ciò che eleva il film sopra la media è il brio visivo con
cui Burr affronta le scene: soggettive e contro-soggettive, piani
olandesi, luci strobo ed altri espedienti assortiti, quasi volesse
lanciare una sfida al Sam Raimi dei tempi d'oro. A questo aggiungete
una giusta quota di sangue, un po' di poppe che male mai fanno ed un
paio di trovate piuttosto originali (vedi la scena dello stupro ai
danni di una bella rossa) e vi ritroverete con un film che non fa
paura, ma intrattiene quel tanto che basta. Inedito in Italia, Night
of the Scarecrow è una rarità riservata ai collezionisti di
VHS anche negli Stati Uniti. Peccato.
Emiliano Ranzani
Il trailer: http://www.youtube.com/watch?v=gA1RYe__Svs
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