Tit. or.: Top Dog. Su dvd 01.
Immaginate un film che unisce i “capolavori” televisivi Tequila e Bonetti, Il commissario Rex e La signora in giallo, il tutto miscelato con una spruzzata di Walker Texas Ranger e, ciliegina sulla torta, il pathos familiare di Fermati o mamma spara. Questo cocktail (agitato, non mescolato) è ciò che offre Il cane e il poliziotto, film del 1995 diretto da Aaron Norris. Chuck Norris, rilanciato dal successo planetario di Walker Texas Ranger, produce una pellicola rivolta ai grandi e (soprattutto) ai piccini, direttamente destinata al mercato dell’homevideo. Ma il film per famiglie non si sposa con la violenza tipica delle precedenti pellicole della star. Norris, volenteroso nel dispensare buoni sentimenti a piene mani, sceglie come coprotagonista un cagnone peloso di nome Reno, indigesto e irritante da vedere e da sopportare, una bestiola talmente poco aggressiva da far sembrare Lassie e Rin Tin Tin dei Pitbull da guardia!
L’attore veste i panni del detective di San Diego Jack Wilder, impegnato a salvare la comunità locale da alcuni terroristi membri di un gruppo paramilitare che predica la supremazia della razza ariana, una sorta di moderno Ku Klux Klan nazistoide senza svastiche e senza cappucci bianchi. Norris, in serie difficoltà nella risoluzione del caso, decide quindi di chiedere aiuto al suddetto cagnolino e…all’amata madre, un’arzilla vecchietta in fase geriatrica. Unendo forze e intuito l’allegra compagnia riuscirà a fermare i terroristi prima che si compia una strage. Il film, nonostante l’inutilità e la risibilità della trama, offre alcuni sprazzi di vero Chuck style. Il nostro beniamino regala un buon numero di calci volanti, alcuni dei quali capaci di distruggere vetrate e tettoie, gli scontri a fuoco sono credibili e il ritmo è sufficiente per evitare di cedere al sonno (anche grazie alla breve durata di 80minuti). Anche il climax, che vede un vescovo, un rabbino e un santone segregati in una limousine e minacciati da un ordigno pronto ad esplodere è simpaticamente trash e ben costruito su un funzionale montaggio alternato. Ma Chuck da solo non basta. La fotografia e la regia di Aaron Norris (già autore di Missing in action 3, Delta Force 2, Hellbound...) sono disarmanti nella loro piattezza televisiva e l’intera operazione risulta inutile e stucchevole, inferiore a tanti episodi del serial sul ranger più famoso del Texas. Anche i fanatici cattivoni sono insulsi e privi di carisma e si prestano come semplice bersaglio per le acrobazie del protagonista e per i morsetti del pulcioso cagnolino. Tra gli interpreti si riconoscono il veterano Timothy Bottoms e il figlio d’arte Francesco Quinn; gli altri membri del cast sono attori televisivi senza particolare talento.
Il cane e il poliziotto è quindi un film che regala qualche sporadico momento tipicamente “norrisiano” (le sequenze migliori) che farà gongolare i fan della star, ma complessivamente è più un film per bambini che per gli amanti dell’action e la sua collocazione ideale è quella televisiva.
Edoardo Favaron
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