domenica 2 novembre 2008

Io c'ero. Festival ed eventi vari. CINEMA. FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA. EL ÚLTIMO TRUCO


Spagna 2008. Di Sigfrid Monleón.

“I making of dei dvd e documentari come questo non dovrebbero essere fatti”, scherza (ma neanche tanto) Ruiz del Rio all'inizio. Perchè rompono qualcosa, svelando la magia del cinema con i suoi trucchi. Il documentario omaggia, rende conto del lavoro di questo artigiano spagnolo del cinema, prolificissimo (è incredibile scorrere la sua filmografia) creatore di fondali, modellini, trucchi ottici. Non c'è la voce fuori campo di un autore: le parole sono lasciate a lui stesso e ad alcune persone che ci hanno collaborato. In questo modo El ultimo truco mostra e svela una sfilza di effetti elaborati da Ruiz del Rio per il cinema. Non sempre di serie B: il film rende conto anche del lavoro per De Laurentiis con Conan il barbaro, Dune, Yado. C'è pane pure per i cinefili seguaci del nostro cinema di genere: Ruiz del Rio a tavola con Enzo G. Castellari. I due scherzano, si mostrano fotografie e rammentano il lavoro fatto per film come Cipolla colt e Quel maledetto treno blindato. L'andamento può generare qualche stanchezza, nella messa in fila dei vari trucchi. Ma il bello (o il brutto, a sentir Ruiz del Rio) è che si rimane ogni volta come allocchi, rendendosi conto coi propri occhi delle magie del cinema: ci si sente presi in giro e nello stesso tempo ammirati e divertiti a notare la resa ai nostri occhi di spettatori di cose che fisicamente, sui set, non c'erano o c'erano in un modo diverso da come li si fruisce durante la visione dei film. Il paradosso della scena dell'autobomba, creata con modellini, per Ogro di Pontecorvo, poi utilizzata in altri lavori come fosse vera, dice qualcosa a riguardo. E non manca verso la fine, come immaginabile, qualche discorso sull'effettistica artigianale contrapposta a quella digitale. Nel corso di El ultimo truco, si impara a stimare ed in qualche modo familiarizzare con questo abilissimo signore; al punto che, quando il cartello finale ne rammenta la recente scomparsa (proprio mentre il documentario era in fase di montaggio), è difficile non emozionarsi.
Alessio Vacchi

Foto da tertre-rouge.iespana.es.

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