domenica 16 novembre 2008

Focus on. Chuck Norris: TRIADE CHIAMA CANALE 6


Tit. or.: An eye for an eye. Usa 1981. Di Steve Carver. Su dvd Universal.

Si comincia con un dramma tipico del genere: l'agente Chuck -che stavolta non ha i baffi- perde il collega durante una missione che va a male. Come non bastasse, il suo superiore lo cazzia: e lui molla distintivo e pistola. La donna del defunto, una giornalista, viene fatta fuori. Dietro, ci sono gli affari delle triadi hongkonghesi. Chuck-Sean Kane si rivolge all'amico James Chan -intepretato dal veterano Mako, scomparso da pochi anni- che lo aiuterà a difendersi dagli attacchi e a dare l'assalto alla gentaglia del caso. Chuck Norris torna ad avere a che fare con l'oriente in questo filmetto che funziona a livello basico, e che può tornar buono per un pomeriggio in cui non si sa che fare.
Non mancano ricorrenze dei film che lo vedono protagonista: l'allenamento al sacco con i flashback del passato che pesano (tanto che l'oggetto cade per la forza dei colpi!), una sequenza di attacco notturno ai nemici, e un personaggio femminile che bene o male lo aiuta. Quando entra in scena questa collega della giornalista uccisa, si capisce già che lei sarà la donna di Chuck per questo film. Mica solo James Bond deve fare conquiste..., comunque ci viene risparmiata la breve scena di prammatica a letto.Nomi illustri nel cast, senza molte scene: Richard Roundtree (Shaft, per dirne uno) è il capitano di Norris, che dopo avergli dato il benservito si limita comodamente a tampinarlo, seguendo il suo percorso verso lo sgominamento dei malvagi. Christopher Lee (secondo nome nei credits) interpreta un distinto figlio di cagna e il suo aplomb rende gradevolmente il personaggio. Ma da segnalare è soprattutto il cattivo grosso e zoppetto, che porta alla mente l'Oddjob di Agente 007 missione Goldfinger. Uno dei momenti di culto del film è lo scontro finale tra Chuck e il titanico bastardo. I colpi del primo sembrano non fargli nulla, e viene sbatacchiato come un sacco. Ma ad un certo punto l'agente si concentra e, mollandogli tre calcioni in volto al ralenti -stavolta funzionanti-, lo stende. L'altro momento notevole è quando Chuck, arrabbiato, sgancia la sua auto dal carro della rimozione forzata, e l'addetto, capendo che non è il caso di discutere, lascia perdere: grande catarsi per tutti quelli che ce l'hanno con vigili e tutori del traffico vari (senza mai assumersi colpa). Le musiche suonano telefilmiche, ma d'altronde, a vedere questi film nel fullscreen in cui li si trova facilmente, risultano consone. Titolo italiano, bisogna dirlo, più simpatico dell'originale.
Alessio Vacchi

Nessun commento: