domenica 7 settembre 2008
The freak show. ALTERAZIONE GENETICA 2
Watchers II. Usa 1990. Di Thierry Notz. Su dvd Artisan (regione 1, insieme a Watchers).
Ad un paio di anni di distanza dal primo adattamento targato Jon Hess, la New Concorde di Roger Corman decide di mettere in cantiere un secondo film trattato dal romanzo Watchers di Dean R. Koontz, spacciandolo per un sequel del film precedente, per quanto le due pellicole non abbiano alcun vincolo all’infuori della stessa fonte. Questa volta non c’è nessuno sbarbatello con il ciuffo ribelle di mezzo: il protagonista Paul Ferguson (che ha l’ossuto volto di Mark Singer, attore canadese famoso per la serie V – Visitors, con Robert “Freddy Krueger” Englund e, curiosamente, Michael Ironside) è un marine condannato alla corte marziale che, in mezzo al deserto californiano, incrocia sulla propria strada AE-73 (altrimenti conosciuto come Einstein), un golden retriever super-intelligente creato in provetta e fuggito da un laboratorio di ricerca. Ma come scoprirà suo malgrado, ad inseguire il cane, oltre a due scienziati, c’è anche il feroce AE-74 (L’Estraneo, per gli amici), un mostruoso essere creato per scopi bellici.
Il copione redatto dal duo John D. Brancato-Michael Ferris (già autori dell’horror cyberpunk Mindwarp e nel 2003 dell’inutile & discutibile Terminator 3: Rise of the Machines) si avvicina di più spiritualmente alla storia originale di quanto non facesse il film precedente, riproponendone alcuni eventi ed idee: su tutti, questa volta si accenna (vagamente) alla natura torturata del mostro, sorta di moderna versione della creatura di Frankenstein. Peccato che la realizzazione non sia all’altezza ed il risultato finale risulti ancora più discutibile del già mediocre film di Hess, per quanto non sia chiaro se le cause siano da attribuirsi al regista o alla scalcinata produzione: Notz infatti ogni tanto ci prova a creare tensione, nonosante si bruci molte occasioni mostrando troppo presto la creatura (in una scena che omaggia palesemente il racconto L’estraneo di H.P. Lovecraft), il cui aspetto eccessivamente gommoso è tutto fuorché terrificante. Ancora peggio del look del mostro è la sua performance: lo stuntman che lo interpreta (tal Tom Poster) si muove come un ritardato afflitto da artrosi. Si vocifera che la tuta dell’Outsider fosse stata riciclata, con un paio di superficiali modifiche, dal precedente film del regista, The Terror Within (un clone di Aliens dalle venature post-atomiche): dopo una fugace visione, confermo l’eccessiva somiglianza tra le due bestie.
Alla luce di ciò, non stupisce quindi che, per il resto, gli effetti speciali (di Kevin Kutchaver e Greg Landerer: il primo si muoverà poi verso film come Hellboy, il secondo invece resterà alla corte di Corman) siano praticamente inesistenti: l’inquadratura più gore è quella della testa mozzata di una vittima gettata dentro un water, anche se l’immagine è talmente rapida che non permette di valutarne la fattura (e potrebbe benissimo trattarsi di un altro riciclaggio). Oltre a Singer, il poco brillante cast annovera anche la televisiva Tracy Scoggins e Irene Miracle (che in Inferno di Dario Argento interpretava Rose). Curiosamente, in Italia la VHS (etichetta Cecchi Gori) è sempre stata disponibile per il solo noleggio e sul retro mostrava scene inesistenti nel film.
Emiliano Ranzani
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