domenica 20 aprile 2008

Io c'ero. Festival ed eventi vari. DA SODOMA A HOLLYWOOD 23, Torino, 17-25/4/2008. RAGAZZE IN UNIFORME


Germania 1931. Di Leontine Sagan. Con Dorothea Wieck. 

Ovvero, come poteva essere proposta una storia di attrazione tra donne, meglio tra una ragazza orfana chiusa in un rigido collegio femminile e la più apprezzata delle sue insegnanti, in un'epoca non propriamente libertaria. Il film ha il suo interesse, più che nella descrizione della vita delle ragazze -narrativamente qui si muove poco ed insufficiente è il tratteggio psicologico delle fanciulle-, proprio nel versante lesbico. Parola, questa, che non viene mai pronunciata: probabilmente i realizzatori sarebbero stati lanciafiammati -e già così pellicola e regista hanno avuto problemi-, ma se l'insegnante von Bernburg, che cerca di tenere a bada i suoi sentimenti in nome del suo ruolo e della morale che si dovrebbe addire all'istituto, dice all'allieva “Ti penso spesso”, verso la fine la la ragazza le dice: “Io la amo”. E quando poi la von Bernburg tenta di convincere la anziana ed arcigna direttrice, si lancia in un discorsetto molto progressista riguardo i sentimenti, che appare coraggioso per l'epoca. Nonostante per il resto il film risulti ingenuo e grazioso, risulta avere le palle, come si suol dire, per certi aspetti. Si veda anche la sequenza della visita della principessa, momento istituzionale in cui tutto dev'essere rigorosamente in riga ed i problemi posti sotto il tappeto. Molti "fegatelli" e talora mancano i rumori d’ambiente, ma in un film del 1931 lo si manda giù.                       Alessio Vacchi

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