domenica 6 aprile 2008

The freak show. NIGHT OF THE DEMONS



Ci sono diversi tipi di film dell’orrore. Night Of The Demons di Kevin Tenney è quello che gli americani chiamano un “party-movie”, ovvero un prodotto progettato per essere visto in allegra compagnia (nota: chi scrive, l’ha visto da solo). La storia stessa parla di una festa (di Halloween, ovviamente) organizzata da un gruppo di ragazzi in una magione disabitata. Prevedibilmente, invece di divertirsi ed infilarsi nella biancheria delle compagne, saranno vittime delle malefiche presenze che infestano il posto.
Dalla trama semplice (ma con poco ritmo) ai cartooneschi titoli di testa animati ed agli innocui spaventi, il film sa di luna park, di fumetto. L’anno di grazia è il 1988 e la storia ne presenta tutti i sintomi: musica rock più o meno hard, accenni alla sottocultura dark, i classici personaggi a tema (minchioni festaioli inclusi) e via discorrendo. Pure la neonata MTV fa sentire la sua importanza nella cultura giovanile con la scena (pacchiana ma ciononostante cult) in cui l’Angela di Amelia Kinkade, posseduta dai demoni, balla davanti al camino sulle note di Stigmata Martyr (pezzaccio dei Bauhaus) sotto i flash di assurde luci stroboscopiche, prima di azzannare sul naso uno sventurato ragazzotto idiota ed arrapato. Ovviamente, non manca nemmeno la tipica manciata di nudo, divisione diretta in primis dalla gustosa Scream Queen formato mignon Linnea Quigley che, come da regola dei suoi ruoli (uno su tutti, la punk-girl Trash de Il Ritorno dei Morti Viventi), si spoglia senza pudore per la macchina da presa e la gioia di tutti noi. I gossip raccontano che un paio di anni dopo la nostra si sia fatta impalmare dal tecnico degli effetti speciali Steve Johnson (Videodrome, Nightmare 4), conosciuto sul set. Di suo, il reparto gomma & sciroppo se la cava dignitosamente: gli effetti rispondono all’appello, ma sono gravemente azzoppati dall’assenza di atmosfera e dall’eccessiva viscosità della storia. Il look dei posseduti ricorda da vicino quello dei loro analoghi in Demoni di Lamberto Bava.
Come ed anche più che nel precedente Witchboard, Tenney ricerca a tratti uno stile elaborato e dinamico, chiaramente debitore del Sam Raimi dei primi tempi, basso budget permettendo. Pur senza riuscire a salvare il film, alcune sue intuizioni sono una spanna sopra la media della fluviale covata del periodo. L’apprezzabile fotografia è del mestierante David Lewis, ogni tanto anche regista: giusto l’anno prima aveva co-diretto un oscuro thriller intitolato Dangerous Game assieme all’esordiente Stephen Hopkins, futuro autore di pellicole come Nightmare 5: Il Mito, Predator 2 e Spiriti Nelle Tenebre. Ampiamente disponibile in almeno due edizioni DVD sul suolo statunitense, la creatura di Tenney era sbarcata a suo tempo anche nel nostro paese (intitolata ovviamente La Notte Dei Demoni), quantomeno per il mercato home video: la VHS ogni tanto fa capolino nel mercato dell’usato, con prezzi salati adeguati alla sua rarità (ma non al suo valore). Vista la buona accoglienza da parte del pubblico, nel 1994 e nel 1997 sono stati realizzati ben due seguiti sempre con protagonista Amelia Kinkade nei panni della demoniaca Angela, questo prima che l’ex-ballerina jazz non scoprisse le sue doti nascoste e diventasse una telepate per animali. Alla faccia del bicarbonato di sodio!                                        Emiliano Ranzani

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