domenica 9 dicembre 2012

Io c'ero. Festival ed eventi vari. 30 TORINO FILM FESTIVAL. V/H/S


USA 2012. Di Adam Wingard, David Bruckner, Ti West, Glenn McQuaid, Joe Swanberg, Radio Silence.
Chi si rivede, l'horror a episodi. Non è l'unico nell'aria attualmente: The ABC's of Death, P.O.E. Project of Evil.... Peccato che la cosa migliore di questo V/H/S rischia di essere il manifesto, con le coste delle videocassette che formano un teschio.
La cornice è costituita dalle immagini di alcuni tizi che entrano in una casa per sottrarre una vhs. La casa è vuota, a parte un ciccione morto su una poltrona con davanti una tv accesa e svariati nastri. Qualcuno viene mandato in play e così noi vediamo i vari episodi. Il film inizia e dopo i primi minuti ci si mal dispone e ci si chiede: sarà tutto così? E' il trionfo di un cinema che se ne frega dell'estetica, con una camera a mano mai ferma, riprese sgraziate, effetti video e repentini salti spaziotemporali. Per fortuna no, non è proprio tutto così: il secondo episodio, per esempio, è girato in modo molto più pulito.
Il primo episodio, in pov con l'espediente di essere ripreso dagli occhiali-camera di un personaggio, vede alcuni ragazzi andare in discoteca e rimorchiare alcune pulzelle. Una di queste ha palesemente dei problemi, dato che si limita a ripetere “I like you” sgranando gli occhi. I maschi se le portano in appartamento per cercare di concludere, ma, sorpresa, la stramba si trasforma in un mostro assassino. Forse la cosa più affascinante è il finale su cui repentinamente si chiude.
Il secondo vede una coppia in viaggio in luna di miele tallonata da una figura femminile che di notte si introduce pure in camera loro (sequenza che, di per sé, funziona). C'è del potenziale -l'intruso mette in crisi sicurezza e fiducia della coppia- ma tempo di ipotizzarlo e il segmento si chiude con un colpo di scena brutale.
Il terzo mostra un gruppo di ragazzi che, in gita al laghetto fra le frasche, sono destinati a cadere sotto i colpi dell'assassino che notoriamente infesta il luogo, una presenza umana ubiqua e visualizzata come una sorta di rumorosa mandria di pixel, come fosse un difetto del sistema. Non esaltante, con uno sventramento che, come di prammatica, include l'estirpamento di un po' di intestino (non sarebbe ora di cambiare organo?).
Il quarto è forse il migliore e si distingue un po', anche se più per la concezione che per i risultati. Via webcam, una ragazza informa un amico-potenziale amante della presenza infantile che si manifesta talora in casa sua. E che, senza spoilerare, non compare per caso, così come lui non la sta conttattando casualmente. L'episodio è considerabile come una lettura di genere che cerca di infondere inquietudine in una pratica di oggi, come le comunicazioni via webcam.
L'ultimo episodio mostra alcuni ragazzi (cresciuti) recarsi ad una festa in una villa che (again) sembra vuota ma non solo cela persone intente in un rituale, ma si rivela pure “stregata”, in un crescendo caotico. E' il segmento meno violento, con elementi horror vecchio stile, che la butta sul paranormale ma il tutto, buttato così e con quella tecnica, non funziona granché.
Lasciando stare questioni di credibilità e di linguaggio (il riversamento su nastro di certe cose è espediente che va accettato come improbabile ed è chiaro che dev'esserci un'entità superiore che unisce tutto per darcelo come film), in definitiva V/H/S fa fatica ad incidere anche se qua e là può dare brividi -ma man mano, calando l'interesse, calano anch'essi-. A volte si ha l'impressione di assistere al dispiegarsi di pratiche di genere che, tra apparizioni e arti spezzati, diventa ripetitività, quando non prevedibilità (cosa succederà mai ai tizi nella cornice narrativa?); non sembra mostrare un buono stato di salute del genere e (per quanto può valere) non farà cambiare idea a chi non lo apprezza. Da un lato non ha molto da dire, dall'altro, a volte, quando ce l'ha, lo accenna soltanto. Ed è disseminato di personaggi iperparolacciari e giovani cazzoni che fanno un po' rimpiangere, rimanendo alle visioni festivaliere, l'horror adulto del Rob Zombie di The Lords of Salem.
A.V.
Il trailer: http://www.youtube.com/watch?v=axravRclWqk

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