domenica 2 marzo 2008

Comunicazioni di servizio. PERCHE' SANREMO E' SANREMO?


E’ la sera di sabato 1° marzo. Invece che uscire, decido di sacrificarmi per donare un pezzo al mio blog e mi sintonizzo su Raiuno (e nel contempo su Rai dire Sanremo, Radiodue) per seguire la serata finale di Sanremo 2008 e farne una cronaca sommaria. Il muffo carrozzone musicale esercita su di me un qualche fascino perverso; d’altronde, ci sono anche quelli che amano gironzolare nei cimiteri. Comunque:
21.17 Baudo fa il suo ingresso affiancato dalle due ragazze. Chiama la Osvart “Orvart”, con convinzione, e minaccia: “Sarà lunga la serata, eh!”. Mortacci.
21.21 Chiambretti in collegamento presenta il barbutissimo giornalista Zaccagnini, che ci comunica la sua speranza: “Io vorrei che vincesse il cameriere” (sic).
21.30 Viene presentata la giuria di qualità (??). Però: Mughini, una Gloria Guida per cui il tempo sembra essersi quasi fermato, Boncompagni, Magalli, Frizzi, Emilio Fede... Tutti esperti di musica immagino.
21.36 Il primo ad esibirsi è Paolo Meneguzzi. Che bel giovane, si presenta bene. Peccato la canzone, ma non si può avere tutto.
21.50 Dopo Grignani entra Little Tony. L’età si sta pericolosamente alzando. Con tutto il rispetto per l’artista che ci ha regalato nei 60s meravigliosi film musicarelli, cantare a 67 anni “Sono solo a metà del mio viaggio…” è un po’ troppo.
22.18. Anna Tatangelo. Come avere 21 anni e dimostrarne dieci di più, truccandosi inutilmente da “donna”. Pezzo ovviamente mediocre, a cui Emilio Fede, forse credendo di essere a Miss Italia, assegna un bel 10. Giuria di qualità, eh.
22.30 Verdone e la Gerini promuovono il nuovo film. La scenetta è così così, la scena mostrata del film pure, ma lui alla batteria e lei che canta sono sicuramente il miglior momento musicale finora.
22.41 Amedeo Minghi. Accelera le parole con effetto buffo. Vedo degli 1, che i giurati siano rinsaviti? No, sono dei 7.
22.56 Giò di Tonno e Lola Ponce. Gran scena sul palco, canto ampio. Lui sembra tutto contento di cantare vicino ad una figa simile, tantopiù quando alla fine la tiene stretta. E’ il momento più erotico della serata, per chi si accontenta ovviamente. Segue piccola polemica: sembra Amici.
23.25 Zampaglione. Al di là delle polemiche Il rubacuori mi sembra una delle canzoni migliori del festival, con un contrasto tra "cosa" e "come" che dà qualche brivido ed un testo serio e diretto. Cantata di fronte al pubblico di mummie dell’Ariston, poi, sembra surreale.
23.31 Pippo Baudo fa una telepromozione per l’acqua San Benedetto, tradendo la sua marca di fiducia, la Sant’Anna. Uno sgarro grave.
23.34 Frankie Hi-Nrg. Brano accettabile, anche se ha fatto di meglio. Rivoluzione sul palco dell’Ariston non può passare impunita: si becca una paternale da Mughini, e sembra di essere a Controcampo. Poi, momento massimo della serata: anche Emilio Fede lo rimprovera, dicendogli che gli dà 8 solo per non passare per un vecchione e insegnandogli, dall’alto della sua esperienza militante, che “la rivoluzione si fa nelle piccole cose” (giuro su Dio).
23.42 Con Vianello e la Mondaini tristemente invecchiati si raggiunge il picco massimo di senilità della serata. Purtroppo Sandra non rievoca il suo film Sbirulino, né vengono fatte sentire le belle canzoni del noto pagliaccio.
23.56. I Finley. La canzone è insignificante, che strano…
0.07 Lucilla Agosti, pure lei un po’ imbalsamata nel trucco, viene toccata compiaciutamente da Baudo ed introduce Elio e le Storie Tese che, truccati-imparruccati, si esibiscono in Largo al
factotum
. Performance notevole, musicalmente il meglio della serata e la più emozionante (dedica a Feiez compresa): infatti, è slegata dalla gara.
0.33. Sergio Cammariere. A fine brano Baudo lo ringrazia, parlandogli a 1 cm dalla faccia, del suo “pianismo”.
0.44 Eugenio Bennato. Non adoro la taranta, però la canzone funziona ed è una boccata d’aria tra le esibizioni in gara.
0.51. Tricarico, prima della sua performance sgraziata e sofferta ma se non altro viva, pronuncia un bello "stronzo" rivolto a Chiambretti dietro di lui.
0.59. Baudo e Chiambretti sul palco con un cannone. Faranno fuoco sul pubblico? No, purtroppo sparano solo dei petali.
1.10 Si iniziano a proclamare i vincitori, collegandosi con un signore seduto su sgabello. Legge la classifica dall’ultimo al primo, suspance!
1.18. Anna Tatangelo, seconda, non riesce a tenersi e ringrazia il suo Gigi D’Alessio, che le ha scritto pure il brano. “Gigi ti amo!”. Il pubblico non sembra prenderla bene.
1.22. Lola Ponce, co-vincitrice, ringrazia Pippone Baudo: “instancabile, continua a fare tanto per la musica”. L’ha scambiato per qualcun altro?
Il terzetto vincitore è una scelta prevedibile e basata (eventuali brogli a parte) sulla personalità dei cantanti, non certo sulla qualità, bassa, dei brani. Non ho voglia di rivedere esibirsi i vincitori e vado a letto con una domanda: perché Sanremo è Sanremo?                                               Alessio Vacchi

1 commento:

Victor De Paoli ha detto...

Lucidissimo commento, se mi posso permettere vorrei porre una domanda. Ma perchè ogni anno ci troviamo tutti a guardarlo sperando che possa migliore nonostante a presentarlo ci ciano sempre i soliti bacucchi? Perchè Sanremo è sanremo! Ahahah