Tit.or. Good guys wear black. Usa 1978. Di Ted Post. Su dvd Hbo (regione 1).
In un periodo in cui il conflitto Usa-Vietnam si è appena chiuso ed il cinema vi fa già i conti (è del 1978 Il cacciatore di Cimino), anche Chuck Norris dà per la prima volta il suo contributo al Vietnam-movie, prima dei vari Missing in action, sebbene la vicenda si svolga solo in piccola parte lì. Aperto da bruttini titoli di testa in video grafica, con sagome che fanno rissa su sfondi colorati, il film vede entrare in scena una squadra speciale di nero vestita, i Black Tigers giudati dal maggiore Chuck Norris dal ciuffo biondo, a liberare alcuni prigionieri in Vietnam.
Quello che poteva sembrare il soggetto del tutto, viene risolto nella primissima parte del film, con una sequenza di assalto notturno. Che succede dopo? A distanza di pochi anni, qualcuno sta facendo fuori gli ex Black Tigers. Il passato non è passato e Chuck, che avendo qualche anno in più porta i baffi, si muove cercando di raggiungere quelli momentaneamente vivi e di scoprirne di più. Il suo personaggio è accompagnato da una donna, una giornalista che lo seduce e che sembra sapere molto, più di lui, ma al contempo è restia a dirgli certe cose; il che comporta il dilemmetto se fidarsi di lei o meno. Aiutato da un ex collega, Chuck arriva ai responsabili: qualcuno ai piani alti dello Stato, responsabile di un patto di morte a lungo termine col nemico.
"Nè bello né brutto", come scriverebbe Lietta Tornabuoni; un film praticamente più thrilling che action, moderatamente interessante nella vicenda, con un Norris meno cane di come lo si dipinge e musiche al limite del buffo. Il personaggio dell'attore è qui tuttofare: prima maggiore speciale, poi esperto pilota (in una sequenza su pista) e simpatico professore, che chiaramente ha ancora capacità fisiche allenate.
Curiosamente, il film offre degli elementi critici: “Whatever happened to the good old days when Randolph Scott and John Wayne were happy to get their asses blown off for the good ol'US of A?”, si chiede un Black Tiger prima della missione, mentre il Chuck Norris professore esprime un giudizio nettamente negativo nei confronti del conflitto in Vietnam ed il finale mostra la “convenienza”, per utilizzare un termine su cui si gioca nel film, di eliminare realmente chi, ai piani alti, si comporta irresponsabilmente, per evitare che faccia ulteriori morti. Momento da culto: Chuck che scascia con un calcio volante il parabrezza di un auto, eliminando un assassino vietnamita. Tra i Black Tigers c'è anche Aaron Norris, accreditato anche, insieme al fratello Chuck, tra i martial arts coreographers.
Curiosamente, il film offre degli elementi critici: “Whatever happened to the good old days when Randolph Scott and John Wayne were happy to get their asses blown off for the good ol'US of A?”, si chiede un Black Tiger prima della missione, mentre il Chuck Norris professore esprime un giudizio nettamente negativo nei confronti del conflitto in Vietnam ed il finale mostra la “convenienza”, per utilizzare un termine su cui si gioca nel film, di eliminare realmente chi, ai piani alti, si comporta irresponsabilmente, per evitare che faccia ulteriori morti. Momento da culto: Chuck che scascia con un calcio volante il parabrezza di un auto, eliminando un assassino vietnamita. Tra i Black Tigers c'è anche Aaron Norris, accreditato anche, insieme al fratello Chuck, tra i martial arts coreographers.
Alessio Vacchi
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