Tit. or.: Delta Force 2: The Colombian Connection. Usa 1990. Di Aaron Norris. Su dvd Mgm.
Warning: il seguente pezzo contiene anticipazioni sulla trama e sul finale che possono compromettere la visione a chi non conosce il film ed intende vederlo.
Dopo quattro anni, torna in azione il colonnello McCoy, senza più Lee Marvin, ma sempre con la squadra d'assalto, nuovamente pronta a solcare i cieli. Norris entra in scena in una sequenza al ristorante in cui dà una lezione ad alcuni bulli-skinpunk che stanno maltrattando il ristoratore orientale. Comunque, bisogna fermare il signore della droga di San Carlos, Ramon Cota, che è il responsabile dell'importazione in America della cocaina. McCoy, insieme al collega John, arriva subito al malfattore e lo porta in tribunale. Ma è solo l'inizio: condannato ad una per lui modesta cauzione, Cota si vendica uccidendo moglie e figlio di John che l'aveva provocato, per poi far fuori anche lui, che inutilmente ha sperato di vendicarsi, gassandolo. Non appena McCoy apprende della fine dell'amico, inizia ad allenarsi per andarlo a stanare, mazzolando con le arti marziali i soldati della propria squadra, quasi si stesse sfogando. McCoy inizia a inerpicarsi da solo, tra le rocce, per arrivare ai luoghi di Cota. La squadra, in elicottero, cerca di seguirlo e dargli manforte, smitragliando i centri di fabbricazione della droga. Una volta al covo di Cota, questi pare voler giustiziare McCoy come ha fatto col suo collega. Provvidenziali siluri della squadra scompaginano la situazione: McCoy, acchiappato Cota, si vede inseguito in auto e il tutto prosegue poi tra le frasche, finchè il colonnello non riesce a riunirsi alla propria squadra.
Ramon Cota, interpretato da Billy Drago, è un perfetto villain, temibile ed estremamente sicuro di sè. Sembra un dandy un pò effeminato, elegante, dallo sguardo glaciale. Non esita a giustiziare chi lo tradisce o lo ostacola, con abili mosse di coltello: il marito di una donnetta lavoratrice, che poi diventerà il contatto sul posto di McCoy, o un agente sotto copertura, una volta scoperto. Manda video delle sue malefatte - il massacro seguito a un tentativo di stanarlo all'inizio e l'agonia di John - , è diabolico e indolentemente sadico. Similmente ai Missing in Action, Norris è delegato a combattere contro stati canaglia che non collaborano e la cui feccia crea problemi anche in America. Che stato è quello che permette il prosperare di gentaglia così? Uno stato di emme, guidato da corrotti, la cui sovranità va violata in modo diretto. Significativo il personaggio di Ernesto, espertone al seguito della delta force che non smette un attimo di protestare con il generale biancocrinito per gli atti eccessivi e scorretti che stanno compiendo, risultando petulante ed inutile: contro i delinquenti bisogna agire, senza tanti ma! Il generale, dal canto suo, sembra godersela un mondo nel seguire le prodezze di McCoy. Anche l'inizio in mezzo al carnevale di Rio e una situazione verso la fine, quando il colonnello corrotto sull'elicottero viene raggiunto ed eliminato dall'altro velivolo, sono deja-vu dai Missing in Action
Chuck combatte in un notevole corpo a corpo, che scandisce in "lezioni", contro un baffuto scagnozzo, mentre con Cota non c'è una resa dei conti analoga, anche se pagherà il fatto suo all'ultimo momento, in modo beffardo, dopo aver ucciso pure la sfortunata che aveva reso vedova. Tutta l'azione risolutiva del team, comunque, occupa ampio spazio, fino quasi a stufare, tra cose che esplodono e figurini col mitra che sbucano e vengono uccisi in scioltezza. Una sceneggiatura "da manuale" per un film che riporta Norris su territori più consoni e collaudati, dopo il più singolare ma meno riuscito Un eroe per il terrore. Alcune battute per così dire memorabili: "I see that look in your eye...", dice il collega a Norris nonostante il suo sguardo non espressivissimo; "I didn't fight, I gave a motivational seminar", dice McCoy dopo aver affrontato i bulli al ristorante; Cota stuzzica la coppia di agenti che l'ha fermato, dopo essere stato semiassolto, con "Isn't democracy great?".
Warning: il seguente pezzo contiene anticipazioni sulla trama e sul finale che possono compromettere la visione a chi non conosce il film ed intende vederlo.
Dopo quattro anni, torna in azione il colonnello McCoy, senza più Lee Marvin, ma sempre con la squadra d'assalto, nuovamente pronta a solcare i cieli. Norris entra in scena in una sequenza al ristorante in cui dà una lezione ad alcuni bulli-skinpunk che stanno maltrattando il ristoratore orientale. Comunque, bisogna fermare il signore della droga di San Carlos, Ramon Cota, che è il responsabile dell'importazione in America della cocaina. McCoy, insieme al collega John, arriva subito al malfattore e lo porta in tribunale. Ma è solo l'inizio: condannato ad una per lui modesta cauzione, Cota si vendica uccidendo moglie e figlio di John che l'aveva provocato, per poi far fuori anche lui, che inutilmente ha sperato di vendicarsi, gassandolo. Non appena McCoy apprende della fine dell'amico, inizia ad allenarsi per andarlo a stanare, mazzolando con le arti marziali i soldati della propria squadra, quasi si stesse sfogando. McCoy inizia a inerpicarsi da solo, tra le rocce, per arrivare ai luoghi di Cota. La squadra, in elicottero, cerca di seguirlo e dargli manforte, smitragliando i centri di fabbricazione della droga. Una volta al covo di Cota, questi pare voler giustiziare McCoy come ha fatto col suo collega. Provvidenziali siluri della squadra scompaginano la situazione: McCoy, acchiappato Cota, si vede inseguito in auto e il tutto prosegue poi tra le frasche, finchè il colonnello non riesce a riunirsi alla propria squadra.
Ramon Cota, interpretato da Billy Drago, è un perfetto villain, temibile ed estremamente sicuro di sè. Sembra un dandy un pò effeminato, elegante, dallo sguardo glaciale. Non esita a giustiziare chi lo tradisce o lo ostacola, con abili mosse di coltello: il marito di una donnetta lavoratrice, che poi diventerà il contatto sul posto di McCoy, o un agente sotto copertura, una volta scoperto. Manda video delle sue malefatte - il massacro seguito a un tentativo di stanarlo all'inizio e l'agonia di John - , è diabolico e indolentemente sadico. Similmente ai Missing in Action, Norris è delegato a combattere contro stati canaglia che non collaborano e la cui feccia crea problemi anche in America. Che stato è quello che permette il prosperare di gentaglia così? Uno stato di emme, guidato da corrotti, la cui sovranità va violata in modo diretto. Significativo il personaggio di Ernesto, espertone al seguito della delta force che non smette un attimo di protestare con il generale biancocrinito per gli atti eccessivi e scorretti che stanno compiendo, risultando petulante ed inutile: contro i delinquenti bisogna agire, senza tanti ma! Il generale, dal canto suo, sembra godersela un mondo nel seguire le prodezze di McCoy. Anche l'inizio in mezzo al carnevale di Rio e una situazione verso la fine, quando il colonnello corrotto sull'elicottero viene raggiunto ed eliminato dall'altro velivolo, sono deja-vu dai Missing in Action
Chuck combatte in un notevole corpo a corpo, che scandisce in "lezioni", contro un baffuto scagnozzo, mentre con Cota non c'è una resa dei conti analoga, anche se pagherà il fatto suo all'ultimo momento, in modo beffardo, dopo aver ucciso pure la sfortunata che aveva reso vedova. Tutta l'azione risolutiva del team, comunque, occupa ampio spazio, fino quasi a stufare, tra cose che esplodono e figurini col mitra che sbucano e vengono uccisi in scioltezza. Una sceneggiatura "da manuale" per un film che riporta Norris su territori più consoni e collaudati, dopo il più singolare ma meno riuscito Un eroe per il terrore. Alcune battute per così dire memorabili: "I see that look in your eye...", dice il collega a Norris nonostante il suo sguardo non espressivissimo; "I didn't fight, I gave a motivational seminar", dice McCoy dopo aver affrontato i bulli al ristorante; Cota stuzzica la coppia di agenti che l'ha fermato, dopo essere stato semiassolto, con "Isn't democracy great?".
A.V.
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